Uomini moderni
Programma psico-educazionale per maltrattanti
Quando si parla di violenza di genere, l’attenzione è rivolta soprattutto alle vittime, generalmente le donne, ma questo distoglie lo sguardo dall’importanza di un lavoro con quelli che si trovano ad esserne gli autori, generalmente gli uomini. La violenza all’interno di una relazione si rivela con sistematicità e con molteplici manifestazioni, si parla di violenza fisica, psicologica, economica; non è un atto isolato, ma continuativo con cui il maltrattante stabilisce una efficace strategia da attuare e reggere per esercitare potere e controllo sull’altro.
Non è sufficiente limitarsi a condannare e punire la violenza, ma la vera sfida è la possibilità di prevenirla e per fare questo è necessario comprenderne a fondo le motivazioni e le dinamiche. La nostra esperienza in ambito clinico ci ha condotto verso l’osservazione di quanto gli agiti di violenza appartengano a esseri umani estremamente fragili, impotenti, in qualche modo bisognosi e con pochi strumenti a disposizione per potersi esprimere. Quando queste condizioni arrivano all’estremo della loro manifestazione, abbiamo uomini che definiamo pericolosi. La fragilità si maschera di rabbia, durezza, ostinazione, di cui però non sembrano avere il pieno controllo.
È fondamentale superare l’ottica della correzione e della punizione perché non è utile per nessuno, men che meno alle donne, guardare gli uomini solo come carnefici o violenti senza possibilità di recupero. Servono strategie che ci permettano di comprendere la storia, i vissuti e i sentimenti di questi uomini, i loro desideri ed intenzioni, la frequente paura di essere abbandonati, che li porta a vedere la compagna come la peggiore nemica, lo scarso senso di autostima, spesso mascherato d’orgoglio e la mancanza di consapevolezza sulla pericolosità di un processo che va fermato a partire dalle prime avvisaglie, che non devono mai essere mai sottovalutate.
Le emozioni presenti sono spesso difficili da comprendere e tollerare e questo porta alla tendenza ad agiti che creano l’illusione di superare una fortissima conflittualità e tensione interiore, ma contemporaneamente alimentano l’incapacità di esprimere e dare senso ai propri sentimenti senza recare danno all’altro. Di qui la necessità di un lavoro educativo e psicoterapeutico sulle emozioni, che permetta a questi uomini di riconoscerle, comprenderle, esprimerle e dare parola in modo diverso anche al loro bisogno di essere amati e apprezzati, questo per aiutarli a non essere più parte del problema, ma protagonisti del cambiamento, mettendo il proprio impegno e responsabilità nel trovare un nuovo modo di stare in relazione.
DESTINATARI
Il programma psico-educazionale e psicoterapeutico per maltrattanti “UOMINI MODERNI” è rivolto a uomini autori di comportamenti violenti, che vogliono confrontarsi con i propri problemi e porre fine all’aggressività. È uno spazio in cui affrontare liberamente ciò che li turba e li allontana dall’essere padri e compagni amorevoli e attenti, e sviluppare modalità diverse di stare in relazione avendo un progetto di vita.
OBIETTIVI
Aiutare gli uomini a:
- diventare consapevoli della propria storia e di come questa li abbia condotti alle difficoltà che vivono nella propria vita di coppia.
- riconoscere, nominare ed esprimere le proprie emozioni, intenzioni e desideri, piuttosto che agirle attraverso comportamenti violenti e disruttivi.
- intraprendere un percorso di cambiamento diventando consapevoli e assumendosi la responsabilità dei propri comportamenti violenti.
- costruire una vita soddisfacente trovando alternative al proprio comportamento violento e utilizzando le proprie risorse nell’amorevolezza inespressa.
- Impegnarsi in un progetto di vita che sia coerente con le loro aspirazioni, competenze e talenti.
- Comprendere e fare propri i principi di responsabilità, senso civico e legalità.
METODOLOGIA
Il percorso si articola in incontri psicopedagogici e di psicoterapia individuali, di gruppo e del gruppo familiare. S’intende utilizzare una metodologia multidisciplinare che ha come focus la persona e la relazione.
L’intento è di mantenere continuità nel percorso e creare rete con professionisti che seguono dal punto di vista clinico, psicologico ed educativo i partecipanti anche con il coinvolgimento della rete familiare, microcosmo nel quale questo disagio nasce cresce e matura, e sociale in cui l’individuo è inserito.
I colloqui preliminari serviranno non solo a costruire insieme alla persona il percorso, ma sono anche volti ad aprire uno spazio di parola per lavorare sulla domanda, mettendo in luce la motivazione che spinge la persona a intraprendere questo percorso.
ATTIVITA’
Il programma si articola in colloqui di consulenza di prima accoglienza, percorsi psicopedagogici, psicoterapia individuale, di gruppo e familiare, laboratori creativi. L’intero percorso ha una durata di 6 mesi.
Le attività riguarderanno:
- Colloqui di consulenza di prima accoglienza: lo scopo è fornire informazioni sul percorso, creare un rapporto di fiducia con gli operatori e iniziare il processo di contrasto ai comportamenti violenti.
- Psicoterapia individuale e di gruppo: incontri tra persone con storie diverse, vissuti unici, ma unite nell’esperienza. La psicoterapia offre uno “spazio” di ascolto, accoglimento e comprensione reciproca e presa in carico della propria responsabilità nei comportamenti violenti attraverso la condivisione di esperienze, pensieri ed emozioni. Mira ad ampliare la consapevolezza dei propri vissuti, l’accettazione di sé e dell’altro attraverso la sospensione del giudizio, l’espressione delle emozioni e la creazione di una relazione di fiducia.
- Laboratori psicoeducativi: momenti di sperimentazione e condivisione di vissuti attraverso attività creativo – espressive, che forniscono la possibilità di raccontarsi, esprimersi senza giudicarsi e giudicare, favorendo l’ascolto di sé e della propria esperienza emotiva.
- Psicoterapia familiare: incontri di psicoterapia familiare con la famiglia d’origine e/o di appartenenza. Sarà un momento di incontro per ricostruire insieme al paziente e ai suoi familiari la storia e le origini intergenerazionali della violenza, gli effetti e il cambiamento che i comportamenti violenti portano nei singoli individui e nel sistema familiare, ponendo attenzione alle emozioni in gioco e alle dinamiche relazionali.
TEMPI E DURATA
Il percorso ha una durata di 6 mesi, le attività sono così suddivise:
Psicoterapia di gruppo | 1 volta a settimana (3 ore a incontro) | 3 ore a settimana |
Laboratori | 1 volta a settimana (3 ore a incontro) | 3 ore a settimana |
Psicoterapia familiare | 2 volte al mese (1,5 ore a incontro) | 3 ore al mese |
Psicoterapia individuale | 2 o più volte al mese (al bisogno)* | 2 ore al mese |
FOLLOW UP
Nella fase post- progetto sono previsti momenti d’incontro con le persone coinvolte nel programma e i loro familiari, e, su richiesta, sedute di psicoterapia individuale e /o di gruppo.
Psicoterapia di gruppo | 1 volta a settimana (2 ore a incontro) | 2 ore a settimana |
Psicoterapia familiare | 1 volte al mese (1,5 ore a incontro) | 1,5 ore al mese |
Psicoterapia individuale | 2 o più volte al mese (al bisogno)* | 2 ore al mese |
COSTI
€ 500 al mese per il programma psico-educativo.
€ 250 al mese per il follow-up
Potrebbe essere necessario, durante il percorso, l’intervento di un medico psichiatra. Tale intervento non rientra nel costo mensile e andrà concordato caso per caso.
*nel costo del programma psicoeducativo e del follow-up sono previste due sedute di psicoterapia individuale. Laddove si ritenga necessario un numero maggiore di sedute individuali, questo comporterà una modifica del costo totale nella misura di € 50.

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