La relazione che cura

La relazione che cura

Il programma garantisce sostegno per chi si prende cura della malattia oncologica.

C’è sempre una persona che si fa carico della malattia più degli altri, assistendo in maniera ravvicinata il malato: si tratta del caregiver. Il più delle volte è un familiare, un amico o un operatore che assiste il malato dietro il pagamento di un compenso. Il caregiver è un ruolo che non sempre si sceglie e che può̀ portare con sé difficoltà di fronte alle quali ci si trova impreparati. 

L’obiettivo principale è rinforzare il benessere di chi si occupa del malato, offrendo strategie per gestire i cambiamenti che la malattia porta con sé.

Il PERCORSO

Il percorso si articola in:

-incontri a cadenza settimanale di psicoterapia individuale presso il centro clinico o, nell’eventualità ci sia un impedimento fisico, a domicilio;

-incontri di gruppo o di terapia multifamiliare ogni 2 settimane; il gruppo prosegue fin quando vi è un numero sufficiente di partecipanti che vogliono incontrarsi. 

Ciascun incontro affronta una tematica specifica.

 LA METODOLOGIA

Attraverso le diverse professionalità dei conduttori si affronteranno le tematiche relative al supporto della malattia oncologica con momenti terapeutici:

  • Individuali
  • Familiari
  • Di gruppo

E a diversi livelli:

  • Psicologico

È impossibile pensare di poter aiutare il malato oncologico senza pensare di aiutare chi se ne prende cura. Il supporto psicologico aiuta a dare significato alla malattia e ad integrarla nella propria esperienza soggettiva, nella promozione di livelli di consapevolezza di sé e delle proprie emozioni.

  • Pedagogico

La malattia è come uno “strappo”: ci sentiamo feriti nel corpo così come nel nostro modo di relazionarci agli altri, nella nostra possibilità di pensare al futuro come nei nostri sentimenti più intimi. Il caregiver può incontrare nel suo percorso la paura e l’incertezza che la malattia porta con sé. L’assetto pedagogico punta ad insegnare come migliorare la qualità della vita del caregiver e i suoi rapporti con la collettività (anche quindi con la famiglia, di origine o acquisita, che è un anello centrale dei suoi rapporti interpersonali).

Gestione dello stress e riduzione rischio di burnout. Il caregiver può incontrare difficoltà nel porre i giusti confini alla propria disponibilità nei confronti della gravità della malattia. L’intervento sostiene una piena conoscenza dei propri limiti e delle risorse con il fine di una giusta distribuzione del carico di lavoro secondo le effettive capacità personali, autonomia decisionale e risoluzione dei problemi lavorativi che di volta in volta si presentano. 

Sostegno alla perdita e al lutto Con la morte della persona assistita subiamo una ferita che tocca il nostro passato e la nostra capacità di guardare avanti. All’interno del percorso si è accompagnati e sostenuti a stare “dentro il dolore” e tollerarlo fino a renderlo familiare, riconoscibile, e a fargli perdere quella parte di pericolosità e distruttività che spesso assume.

LE ATTIVITÀ

  1. PSICOTERAPIA INDIVIDUALE

Incontri settimanali della durata di un’ora, in uno spazio condiviso di conoscenza per elaborare insieme al partecipante, il personale significato della malattia e ad integrarla nella propria esperienza soggettiva, nella promozione di livelli di consapevolezza di sé e delle proprie emozioni. Tali interventi potrebbero svolgersi presso il centro clinico o, nell’eventualità di impossibilità fisiche, a domicilio 

  1. GRUPPI DI PAROLA

Incontri ogni 2-3 settimane della durata di 2 ore, rivolti ai partecipanti al programma, con il fine di favorire l’incontro con l’altro. La condivisione di esperienze comuni facilitata da un esperto e il condividere simili bisogni e difficoltà, può avere un significato terapeutico e attenuare ansie e preoccupazioni. I gruppi rappresentano una possibilità di espressione libera dei propri vissuti ed emozioni, attraverso la sospensione del giudizio, e di apprendimento per le persone che vivono esperienze simili di fatica, di stress e di dolore emotivo.

  1. PSICOTERAPIA MULTIFAMILIARE

Incontri ogni 2-3 settimane della durata di 2 ore, aperti a tutti gli utenti e saranno condotti da uno o più psicoterapeuti. Possono partecipare agli incontri, oltre agli utenti del programma, i pazienti oncologici, i familiari e gli amici che hanno la possibilità e la volontà di aiutare la persona in trattamento 

GLI OBIETTIVI

  • Raggiungere una maggiore apertura ed espressività emozionale
  • Migliorare il sostegno sociale e familiare
  • Favorire lo sviluppo di modelli più adattivi di reazione alla malattia
  • Aiutare il paziente e la famiglia a comprendere il senso della malattia e ad integrarlo nella propria esperienza soggettiva
  • Favorire lo sviluppo di strategie più efficaci nell’affrontare difficoltà interpersonali
  • Favorire l’elaborazione del significato della perdita determinata dalla malattia
  • Elaborare i sentimenti relativi alla morte e al morire